Glossario

ALCOL DENATURATO

L’alcol denaturato si ottiene aggiungendo additivi all’alcol etilico (etanolo). Questo processo di denaturazione rende imbevibile l’alcol e permette costi produttivi sostenibili dato che l’alcol comune nei Paesi occidentali è tassato per limitarne l’uso.

L’alcol denaturato si utilizza per le sue proprietà virucide, fungicide e battericide, per la sua azione conservante e protettiva contro le contaminazioni microbiologiche, come solvente di sostanze naturali insolubili in acqua (gli oli essenziali, per esempio). Le sue capacità solventi per fragranze e la sua velocità di evaporazione lo rendono un ingrediente fondamentale dei profumi. Ha inoltre proprietà antischiuma, astringenti e deviscosizzanti.
L’utilizzo nei cosmetici dell’alcol viene spesso criticato a causa della sua azione disidratante sulla pelle quando impiegato ad alte concentrazioni; invece a concentrazioni molto piccole l’alcol non è un problema perché evapora completamente e viene utilizzato sia come veicolante di principi attivi, sia come conservante assicurando un’ ottima conservazione e protezione del prodotto contro la contaminazione batterica. Evaporando, l’alcol lascia sulla pelle una sensazione di freschezza.

Sotto il termine “alcol” in chimica si classificano diversi composti che differiscono dall’etanolo per proprietà e caratteristiche: nella cosmesi naturale, per esempio, si impiegano gli alcoli grassi – come il Cetearyl Alcohol, il Cetyl Alcohol e lo Stearyl Alcohol –per la loro azione emolliente, idratante e stabilizzante.

La sua denominazione INCI è “Alchol Denat.”.

IN QUALI PRODOTTI SI TROVA?